Aborto: pro o contro?

E' una domanda a cui non sono ancora riuscita a dare una risposta che mi soddisfacesse.
Ho ancora le idee molto confuse su quest'argomento.
L'Aborto oggi rappresenta una delle grandi questioni che fa dividere l'opinione pubblica in favorevoli e contrari, mettendoci anche in mezzo la religione, che a mio parere, non dovrebbe proprio mettersi in mezzo.
La decisione di abortire o no, non deve dipendere dalla fede, ma dai sentimenti del genitore.
Se una donna non vuole o non può avere la possibilità di mantenere un figlio, avrà pur diritto di fare ciò che meglio crede.
Pensate solo alle povere ragazze che sono state vittime di stupri e che sono rimaste incinte.
Secondo voi è facile accettare di mettere al mondo il frutto di un abuso?
E' abbastanza normale che si decida di abortire, quindi non le biasimo.
Oppure c'è chi non può permettersi di mantere il nascituro.
A volte la scelta di abortire può essere determinata dalle difficoltà tali da non poter garantire la possibilità di crescere il bambino. A mio parere questa è una "buona motivazione", perché è necessario poter far fronte alle necessità fondamentali del nascituro. E ciò comporta un gran dispendio di denaro...e se non ne hai, puoi fare ben poco per il bambino.
Ma d'altra parte mi dispiace per il piccolo feto, che di colpe non ne ha.
Non è stato lui a chiedere di nascere.
E nonostante lui non c'entri nulla, la sua vita viene messa a termine, una piccola vita che avrebbe dovuto vedere il mondo, una piccola vita che sarà perduta per sempre.
Rimmarrà solo il ricordo e il senso di colpa nella coscienza di quella donna che gli ha impedito di esistere.
E...basta, quest'argomento mi mette troppa tristezza.
E' una discussione molto delicata, e per rispondere a questa domanda bisogna solo seguire il cuore.
Non la razionalità, non la logica, ma il cuore.
Perché solo i sentimenti della donna in questione possono dar risposta a questa domanda.
E a volte nemmeno i sentimenti riescono a dare una risposta soddisfacente...

Edited by takeuchi´KIK! - 29/11/2011, 17:30

Ok, adesso ho le idee ancora più confuse, ARGH.
*si suicida*


Infatti, se si vuol far nascere un figlio, bisogna che i genitori gli diano l'amore di cui ha bisogno.
Non mi pare giusto che il pargolo debba soffrire perché i genitori non sanno dargli le attenzioni e l'affetto che necessita.
Però mi dispiace per il bimbo che non potrà nascere a causa dell'egoismo dei genitori...
Come soluzione ci sarebbe anche l'adozione.
Insomma, quante donne desiderano tanto un figlio e soffrono tanto perché non ne possono avere uno? ç__ç

Sì, ma ormai anche le precauzioni fanno cilecca.
Da una parte trovo che sia una bella cosa che, un ragazzino di 15 anni abbia deciso di diventare padre, pur di non mettere fine ad una vita.
E' davvero un bel gesto, ma dall'altra parte sono contraria per una lunga serie di motivi:
Come ha già detto Yaka, come si fa a crescere un figlio se devono ancora crescere i genitori?
Ora non so che tipo è il tuo amico, ma per cresce un figlio bisogna essere maturi e responsabili.
E io non credo che due ragazzini di 15 anni, che sicuramente hanno voglia di divertirsi e cazzeggiare, abbiano la giusta maturità per essere genitori.
Inoltre, non trovo giusto che debbano subentrare i genitori della coppia.
Forse potrò sembrare un pò dura, ma io la penso così:
Il figlio è della coppia. Che si cerchino un lavoro part-time e che s'impegnino per dare tutto al bambino.
E forse capiranno che crescere un bambino non è così semplice.
Se è difficile per gli adulti, come potrebbe non esserlo per una coppia di ragazzini?
Ah, comunque questa è una mia osservazione che riguarda le coppie di ragazzi-genitori in generale, non solo del tuo amico in questione. xD

Emh..lo so, mi sto contraddicendo in continuazione, vero?
Mi spiace, ma non riesco decidere se sono favorevole o contro.
In ogni motivazione trovo i pregi e i difetti, e non riesco a trovarne una che riesca a rispondere ai miei dubbi. @_@