I cibi serviti nelle mense delle scuole giapponesi non sono così accattivanti come appaiono negli anime. La realtà sembra essere molto diversa… In alcune zone del Giappone agli studenti non è lasciata la facoltà di scegliere cosa vogliono mangiare e non possono portarsi il pranzo da casa, dovendo così accontentarsi di combinazioni di pasti improbabili.
Ecco così apparire sulle tavole pane bianco e torte di riso, pane tostato con marmellata di fragole e udon di maiale, udon al curry e hot dog, yakisoba e ciambelle. E questi sono soltanto alcuni degli abbinamenti che forniscono un notevole apporto calorico. Interpellati in merito alla questione, i nutrizionisti che lavorano nei rispettivi distretti scolastici hanno difeso la loro posizione, affermando che è il Governo nazionale ad imporre loro di elaborare una dieta che assicuri un determinato numero di calorie e il giusto quantitativo di vitamine e minerali.
Un panino, un wurstel, zuppa di soia e latte: è questo il triste pranzo servito in alcune scuole pubbliche della città di Tokushima. Sembra che questo sia il risultato di una cattiva gestione dei fondi. Il pane infatti è prodotto con farina di riso e ciò lo rende più costoso, facendo sì che si risparmi su tutto il resto.
Paradossalmente, i detenuti mangiano meglio e possono gustare varie specialità a base di pesce, riso e orzo, cucinate nei modi più fantasiosi. Differenti sono i menù proposti nelle mense delle prigioni, mentre questo è solo un “assaggio”:
Nonostante l’assurdità della situazione, si tratta solo di casi isolati e quindi non può essere mossa una critica nei confronti di tutta la scuola pubblica. Fortunatamente, il resto della popolazione studentesca può ancora mangiare “pasti tranquilli”!