Creatività e tradizione si fondono per dare origine a tendenze che, partendo dal Giappone, riescono a conquistare il resto del mondo. La moda non è però la semplice esibizione di un corpo senza difetti o il desiderio di apparenza dei modelli famosi. In questo spazio vi proporremo di volta in volta immagini di persone comuni e del loro personalissimo modo di vivere lo stile. Lasciatevi coinvolgere dall’atmosfera fashion e sentitevi liberi di esprimere le vostre opinioni.
Questo mese vi proponiamo un abito tradizionale giapponese conosciutissimo anche in Occidente: il kimono.
Questo capo di vestiario, il cui termine significa letteralmente “vestito”, era indossato da tutti i giapponesi, fino al momento in cui il suo utilizzo è stato ridimensionato con l’introduzione dell'abbigliamento in stile occidentale. Ora ci si veste in kimono per eventi importanti quali matrimoni e cerimonie di diploma, oltre che alla tradizionale festa di fine anno e al festival estivo. Esistono diversi tipi di kimono, in questo articolo ne illustreremo alcuni dei più diffusi.
Il Kurotomesode è un kimono nero dipinto solo sotto la cintura ed è tipico dei matrimoni. Ad indossarlo sono solitamente le donne sposate o le madri delle spose, non c’è quindi da sorprendersi che appartengano a donne mature.
La seconda tipologia che vi proponiamo è il Furisode. La particolarità di questo modello consiste nelle maniche. Infatti, furisode significa letteralmente "maniche svolazzanti". Queste hanno una lunghezza variabile dai 75 ai 105 cm ed è proprio a seconda dei centimetri che il kimono si distingue in kofurisode, chuburisode e ōburisode. Si addice a donne nubili in quanto è informale ed interamente decorato. Le modelle qui di seguito sono ragazze incontrate alla cerimonia di passaggio alla maggiore età (Seijin Shiki) che sfoggiano un bellissimo furisode rosa, un colore decisamente femminile.
Un diverso tipo di kimono è l’Hōmongi, usato soprattutto in occasione di feste formali. Traducibile dal giapponese come “abito da visita”, è caratterizzato da decorazioni oltre le spalle che attraversano le cuciture. Nell'immagine sottostante, una ragazza ne indossa uno di uno sgargiantissimo bordeaux con rose gialle e varie tipologie di fiori.
Eleganza e sobrietà convivono nello Tsukesage, un kimono dai colori tenui e con decorazioni presenti nella parte inferiore dell’abito, sulla spalla sinistra e sulle maniche. È un capo versatile e adatto nelle situazioni più disparate.
Destinato principalmente alla cerimonia del tè è invece l’Iromuji, in seta e in tinta monocromatica. Può essere di qualsiasi colore, ad esclusione del nero, del bianco e dell’avorio. In questo caso la scelta è ricaduta su una tonalità viola, conferendo alla sua indossatrice un’aura formale ma allo stesso tempo semplice.
Adatto alle occasioni informali, come una passeggiata in strada o un invito a cena, è il Komon. La sua caratteristica principale è la ripetizione della decorazione, che va a comporre un mosaico di forte impatto visivo.
Caratterizzato da colori scuri, tessuti non brillanti e decorazioni per niente vistose è il kimono da uomo. È molto meno complicato di quello da donna e si differenzia per la stoffa utilizzata. Ad esclusione di modelli un po’ più moderni e rispondenti all’evolversi dei tempi, questo capo continua ad essere emblema dell’essenzialità e della tradizione.
La ragazza in fotografia indossa il kimono più conosciuto in Occidente: lo Yukata. Generalmente in cotone, lino o canapa, può essere di diversi colori e trame in quanto può essere indossato da uomini e donne di qualunque età per eventi all’aperto durante i mesi estivi. Si può notare come questo sia stato abbinato con il ventaglio giapponese di carta di riso e i sandali.
A conferma del fatto che il capo è così famoso, i mangaka giapponesi lo hanno rappresentato in molte delle opere, che sono anche state adattate ad anime. Possiamo citare Ai Enma, entità spirituale con un tragico passato di Jigoku Shoujo. La maggior parte delle sue apparizioni è infatti caratterizzata da uno splendido komon colorato, perfetto in abbinamento ai suoi capelli corvini e alla sua immagine da Yamato Nadeshiko. E come non parlare della piccolissima e dolcissima Yuna, giapponese installata a Parigi che non rinuncia mai al suo elegantissimo furisode a fiori, simbolo della sua introversa personalità e della sua bellezza in miniatura. Ed ultima, ma non certo per importanza, ecco Misuzu, stravagante personaggio della visual novel Air, che sfoggia lo yukata con i dinosauri in uno dei momenti più toccanti di tutta la serie.
fonte : jigoku.it
